domenica 22 luglio 2012

Poesia dello sgomento (I)


Erbe d’oblio dove nasce la vertigine,
rughe di ricordo solcano le menti,
nel verminìo di baratto il cielo
si copre d’oscenità umane.

Le parole martellano su manufatti
esplorando ombre indicibili
come turbinio (di miraggi)
al sentimento insensibile.

Si schiude la terra (buia)
come ventre che ama (la luce)
divorando ombre passive
scioglie i nomi dal cristallo.

domenica 8 luglio 2012

L’innocenza del gioco




Il mio amico Peppe portava
con orgoglio un’ustione
sulla faccia.
La perenne abbronzatura da strada
e le poche parole concorrevano
all’inganno: lasciarsi credere straniero.

Straniero strinato.

Io, da bambino introverso, celavo,
dentro a pagine fitte di parole,
personaggi e storie di un mondo vero.
Finita la lettura, per richiami di realtà,
mi scoprivo poeta allorato.

Ci è capitato.

Ci è capitato che, per compensazione,
attuassimo i sogni dietro ad un pallone.

Vivere è saper saltare, con ridotte ustioni,
nel cerchio del fuoco
pur continuando l’innocenza del gioco.