domenica 22 aprile 2012

supremazia di verticale

Quell’enorme croce bianca, di braccia rotanti e
incedere pigro, si materializzò d’improvviso
inchiodandomi alla necessità di consapevolezza:
fu necessario il sangue di Cristo sul legno
per nobilitarne lavorazione e disegno. 
Non ha altre alternative l’energia -  chi destinato
a nascere isolano-  che quella di pascere fierezza chiusa
alle torri che frugano pertugi fra le nubi.
Nella supremazia di verticale
si rompe e avvita uno scenario desolato
di strappi e viluppi in ragione di brezza.

domenica 15 aprile 2012

Presagio di bagliore affiora






Presagio di bagliore affiora
come se dalla bocca giungesse
un silenzio colmo di parole

e attorno migliaia di voci
confuse dal calore della luce
consumano passi di rinascita.

Scorrono sulle dita le notti,
sorprese da bagliori di vita
ancora leggermente impaurita,

cedendo al pulsare impreciso
degli occhi, percorse da traiettorie
d’incanto e ritorni di sorriso

venerdì 13 aprile 2012

ovunque sia.

Lei viene da un altro paese?
le zolle assediate dall’eucalipto
abbracciano radici straniere  ma
le chiome, floride o austere, porgono
domande di luce allo stesso sole

Com’e  il suo paese?
nelle notti d’agguato autunnale
non rimane foglia allo stelo e,
turbata, la terra si fa cimitero
di carcasse sbiadite e alimento vitale

Però sa cos’è il cuore, vero?
equivoca la vita, credo ci abiti l’anima,
fino al primo rintoccare d’inferno, e spinga
dentro al sangue la giusta quantità di follia ma,
se così non è, la chiama…ovunque sia.

mercoledì 4 aprile 2012

S'avvia a naufragio

S’avvia al naufragio la vita di chi galleggia nel grumo viscoso delle paure, ancorando se stesso al rifiuto di stagioni ed emozioni; di chi  ormeggia placido e insofferente nella rada arida  dei giorni, rinunciando a tuffarsi  nel corpo oscuro del viaggio;
s’avvia al naufragio chi censura la memoria, veleggiando fra rancori sordi e fitte repentine; chi inaridisce gli orizzonti d’azzurro e oro nel vaniloquio dell’adorazione e della cieca dottrina; chi rifiuta di cambiare rotta per trasformare un’insostenibile rimpianto in una danza di ricordi, perché non sempre la rotta migliore è la più giusta;
s’avvia al naufragio la vita di chi abbandona il viaggio alla prima tempesta, rinunciando alla gioia del tormentato approdo, quell’approdo che restituisce soffio all’amor proprio… perduto;
s’avvia al naufragio chi distrugge lo scafo prima del varo e cerca di convincere gli altri, e se stesso, dell’impenetrabilità di brume e marosi; chi non accetta consigli o soccorsi da chi ha il viaggio scavato nel volto e nelle mani;
Caliamo in mare domani, o forse già oggi,  la nostra imbarcazione perché già questo vuol dire navigare e…navigare, alla fine, è meno faticoso di un infecondo sognare.